Il Circolo Velico Ravennate è uno dei più prestigiosi sodalizi velici d’Italia.
E’ nato nel 1949 per volere di un gruppo di appassionati di mare, poco dopo le devastazioni della seconda guerra mondiale e con tutta la voglia di ricostruzione che animava la nazione. I soci fondatori sono un gruppo di ravennati dinamici e inventivi, che riescono a dare forma alla loro passione, la stessa passione che ancora anima il sodalizio.
Nel corso di oltre 70 anni di attività̀ il Circolo Velico Ravennate ha conquistato una dimensione nazionale, tanto da ricevere la “Stella d’oro” e la “Stella d’argento” come riconoscimento al merito sportivo, ed è stato importante per lo sviluppo non solo dello sport della vela, ma anche della città, del porto e del territorio.
E’ divenuto un fondamentale centro Federale di preparazione allo sport, scuola vela e centro nazionale di match race organizzando eventi di grande importanza, e allenando atleti che si sono fatti onore sui campi di regata più importanti come l’America’s Cup e le Olimpiadi.
La storia
Il Circolo Velico Ravennate è nato nel 1949, era il dopo guerra e Ravenna e il suo porto erano al centro di una zona difficile, che era stata attraversata da un fronte di guerra. Il fiume Reno, poco più a nord, infatti era stato uno dei confini che le armate tedesche avevano cercato di tenere. Il CVR, come ormai lo chiamano tutti, nasce dalla voglia di ricostruzione e la prima assemblea costitutiva è del 16 luglio 1949, con soci fondatori che avevano almeno 21 anni.
La scola vela è nata quasi subito, già tre anni dopo la fondazione si trovano tracce della sua attività, divenuta importante durante la presidenza della FIV da parte di Beppe Croce. Sono ancora “mitici” per molti soci i Flying Junior arancioni degli anni sessanta su cui si imparava. In quegli anni La scuola vela era ancora più ruspante che tecnica, ma i partecipanti erano numerosi e alcuni tra loro lasciano un segno indelebile nel mondo della vela. Sono i fratelli Giuseppe e Matteo Plazzi (uno dei pochi italiani italiani ad aver vinto la Coppa America a bordo), Roberto Onoranti detto Piro, Giovanni “Dondo” Ballanti (entrambi voluti su Azzurra da Cino Ricci) e infine Giovanni Ceccarelli che tutti chiamano ancora il Cecca, con la sua brillante carriera di progettista.
Il match race
Il CVR ha una grande tradizione nel match race, che raccoglie la centenaria tradizione legata all’America’s Cup, dove appunto si pratica il duello e un challenger sfida il defender.
Il Circolo Velico Ravennate in Italia è il centro di eccellenza per questa disciplina, una posizione che arriva anche dalla organizzazione di una delle più importanti manifestazioni internazionali della specialità: il Trofeo Trombini, regata di grado 1 che per ben 13 anni ha messo le sue boe all’interno delle dighe foranee, e al timone i migliori del mondo da James Spithill a Dean Barker, de Angelis, Paolo Cian e tanti altri. Per questa attività il CVR ha a disposizione una flotta di TOM 28 e Jacopo Pasini è stato più volte campione nazionale della specialità.
Le regate
Il Circolo è stato un importante riferimento per le regate d’Altura, a Marina di Ravenna si è cominciato subito con un appassionato spirito di scoperta della regata con percorsi che si snodavano lungo costa, abili serpentine tra i punti fissi artificiali: allora non esistevano impedimenti “burocratici” ne fisici e le regate partivano dall’interno dei moli, spesso la linea di partenza era posta con segnalamenti a terra e non si usavano boe di percorso ma le isole destinate alla lavorazione e scarico dei carburanti. Lo Strale, che ancora oggi issa il guidone del CVR in regate dedicate alle barche d’epoca, può essere considerato a buon diritto uno dei simboli di quel tempo, prima di lui Santa Maria. Da Marina di Ravenna sono partite barche importanti: il Moro di Venezia di Raul Gardini (lo splendido maxi di legno progettato nel 76 da German Frers), il Garibaldi di Roberto Trombini, che ancora è possibile vedere tra le banchine del circolo. Una importante flotta di V classe IOR, di cui sono stati disputati diversi campionati. Marina di Ravenna e il CVR sono stati i protagonisti della Lotteria del Mare, di diversi campionati italiani IOR e ORC.
Il circolo oggi
La formazione resta uno dei capisaldi della attività del Circolo Velico Ravennate, che ogni anno attiva nuovi corsi di scuola a tutti i livelli potendo disporre di una flotta importante composta da più di 50 mezzi tra derive, imbarcazioni d’altura e mezzi di appoggio. Questa attività è una delle chiavi della sua missione statutaria nella diffusione della vela e più in generale della passione per il mare a tutti i livelli. Come per ogni yacht club l’attività si articola anche nella relazione con la città con il suo mare, un luogo di cultura e incontro. Il porto di Marina di Ravenna è uno dei più sicuri dell’Adriatico e questo fa del CVR un riferimento per chi naviga in condizioni impegnative.
La sede
Durante questi oltre 70 anni di attività la sede del CVR si è espansa notevolmente.
Attualmente comprende due aree la sede propriamente detta in via Molo Dalmazia 89 dove si svolge la maggior parte della vita associativa, insistono su questa grande area il bar un ristorante riservato ai soci e loro ospiti, una segreteria al servizio dei più disparati adempimenti, e grandi spazi riservati all’attività agonistica dei ragazzi. Le strutture sociali si completano con un ampia concessione all’interno del porto turistico dove trovano ormeggio sicuro le imbarcazioni degli associati , anche questa struttura è dotata di servizi quali sala TV biblioteca cucine oltre ad una sorveglianza H24.
• Segreteria
• Ristorante / Bar
• Terrazza panoramica
• Sala conferenze da 100 persone
• Spogliatoi
• Docce e servizi
• Area parcheggio derive e gommoni
• Deposito attrezzature
• Copertura totale WI-FI
- Pontili con ormeggi barche
- Spogliatoi, docce e servizi
- Scalo a mare per imbarcazioni
- Terrazza panoramica
- Sala da ristoro
- Gommone emergenze 24/7
La Flotta dei TOM 28
Il Tom28 ha un design che lo rende perfetto per le regate e in particolare per il Match Race. La sua coperta è totalmente aperta, l’assenza della tuga permette quindi a tutto l’equipaggio di muoversi e manovrare a bordo nel migliore dei modi; queste caratteristi hanno reso il Tom28 una delle barche più apprezzate dai match racer internazionali.
Numerosi eventi di prestigio vengono organizzati con queste imbarcazioni, la prima e più importante manifestazione che vide al via i Tom28 fu il Match Race Roberto Trombini, organizzato dall’Associazione Progetto Vela a Marina di Ravenna; in seguito sono nate moltissime flotte di Tom28, tra le più attive al momento il Chicago Match Race Center (USA) che da diversi anni organizza, sul lago Michigan, selezioni e tappe del WMC (World Match Racing Tour).
La superficie velica di questa barca consente la navigazione anche con brezze leggere, in caso di vento sostenuto si ha sempre a disposizione i terzaroli che riducono la tela esposta permettendo quindi una sicura manovrabilità.
E’ un progetto di Giovanni Ceccarelli, socio CVR e designer di numerose barche d’altura vincenti e degli America’s Cup +39 e Mascalzone Latino.