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«Meno inquini meno paghi di tasse», ecco la proposta ambientale di Giovanni Ceccarelli

Scritto il 12 Gennaio 2016 da Giacomo Giulietti in Business & Economy

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Un sistema di valutazione a punti per determinare l’impatto ambientale e conseguente calcolo dell’Iva da applicare alla barca in vendita. È la proposta di Giovanni Ceccarelli presidente di As.Pro.Na.Di, l’associazione dei progettisti di imbarcazioni da diporto.

Giovanni Ceccarelli ha la sua soluzione per abbassare l’impatto ambientale delle imbarcazioni. Il presidente di As.Pro.Na.Di, (associazione progettisti nautica da diporto) pensa di farlo toccando i soldi degli armatori. Ma in maniera tale che rimangano loro in tasca. La sua idea è semplice quanto efficace: se uno yacht è “verde” l’Iva può arrivare a essere del 10% invece che del 22. «In valori assoluti il fatturato del comparto nautico è talmente piccolo che la riduzione di gettito fiscale per lo Stato è praticamente nulla, ma i vantaggi per i diportisti e per l’ambiente sarebbero immediati», spiega Ceccarelli. Ma come si fa a stabilire se uno yacht è verde o no? Secondo il progettista basta stilare una serie di requisiti cui bisogna attenersi. Più sono le scelte ecocompatibili, maggiore è il punteggio che un’imbarcazione raggiunge, minore l’imposta pagata al momento dell’acquisto. Un po’ come giù succede per la certificazione Green Star del Rina. La società di certificazione italiana ha stabilito quali sono gli elementi di cui tenere conto nella valutazione dell’impatto ambientale: olio dai locali macchine; liquami; acque grigie; trattamento dei rifiuti; fonti di inquinamento del mare (acqua di zavorra, sistemi antivegetativi, ecc); sostanze dannose per l’ozono; gas serra e inquinanti; NOx (ossidi di azoto); SOx(ossidi di zolfo); particolato; emissioni di CO2; materiali e procedure di costruzione.

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Pagare meno per vivere meglio

«Ma sono tanti i fattori da tenere in considerazione, anche sapere il tipo di antivegetativa usata o come avviene la climatizzazione interna: se, per esempio, attraverso la progettazione di un sistema di ricircolo d’aria che mantiene i locali a una temperatura confortevole o se si deve fare ricorso all’aria condizionata, incidendo sui consumi», chiarisce il presidente, che aggiunge: «Un sistema così è vantaggioso per tutti: innanzitutto per l’ambiente che è uno degli elementi di cui As.Pro.Na.Di si preoccupa. Il motto della mia gestione 2016 dell’ente è proprio: lavorare per la diffusione di un’architettura del mare democratica nel rispetto dell’ambiente e dell’uomo. I cantieri sono invogliati a seguire questa via: se un costruttore può ridurre il prezzo di listino delle sue barche perché si riduce il valore dell’Iva avrà un vantaggio tangibile sui concorrenti che non scelgono di migliorare i propri prodotti. Così sarà anche il mercato a spingere i produttori verso scelte più sostenibili». A questo punto ci auguriamo solo che la politica, che in questi casi deve guidare le scelte di un Paese, recepisca il valido suggerimento.